Villa Mercede, attivato lo stato di agitazione sindacale

I sindacati dicono basta! Dopo la denuncia all’ispettorato del lavoro e l’appello al Prefetto

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Ida Trofa | Avviate le procedure di raffreddamento e lo stato di agitazione. La casina per anziani di Fontana sempre più nel caos. La questione di Villa Mercede a Serrara Fontana raggiunge livelli di vergogna e mancanza di rispetto per i lavoratori che, forse, non aveva mai raggiunto prima. La situazione è grave. Ancora una volta i lavoratori (almeno quelli più liberi che non amano usare la lingua se non per gustare e deglutire! Solo 4 lavoratori su 28 in settimana, forse, verranno pagati) sono costretti ad indebitarsi. Rate mutui saltate, esigenze economiche quotidiane difficilmente gestibili a causa della incomprensibile vicenda della RSA e della indifferenza dell’ASL Napoli2 su questo settore del servizio sanitario made in Ischia. Una gravità assoluta per una struttura che, a differenza di altre, meriterebbe maggiore cura ed attenzioni. Torniamo a trattare questo argomento perché, crediamo che si sia passato, davvero, il limite. Un vero e proprio ritorno al passato per Villa Mercede. Rivivere gli incubi degli anni scorsi è assurdo! La cooperativa continua ad accusare l’ASL di averli bloccato i pagamenti. Dall’ASL, invece, tace. E, con i lavoratori allo stremo, vessati, psicologicamente distrutti e con l’ansia del “piatto a tavola” ci chiediamo quale sia il livello di assistenza che viene garantito ai pazienti della struttura. Ma se non è più tollerabile che alle soglie del 2019 ci sia ancora chi lavora senza percepire uno stipendio, costretto ad elemosinare quello che è un suo diritto, allo stesso modo non è tollerabile l’attacco vile che è stato mosso dalla Cooperativa ai lavoratori. E’ il caso di dire basta! Soprattutto quando, dopo 6 mesi di mancato pagamento dello stipendio e con i nervi a fiori di pelle c’è anche chi si arroga il diritto di “denunciare” al Prefetto i lavoratori. Oggi i dipendenti dichiarano lo stato di agitazione e palesano tutta la loro insofferenza. LA PROCLAMAZIONE STATO DI AGITAZIONE AI SENSI DELLA LEGGE 146/90 E SUCCESSIVE MODIFICHE La federazione Lavoratori, Commercio, Turismo e Servizi della CISL (FISASCAT CISL) di Napoli scrive alla Civitas, al consorzio Nestore e soprattutto scrive alla direzione generale ed amministrativa dell’ASL NA 2 Nord di Antonio D’Amore e Balivo senza dimenticare di rivolgersi alla commissione di Garanzia in Roma.La firma è di D’Orio Pasquale. la segreteria sindacale “unitamente alla propria RAS del cantiere villa Mercede d’ Ischia, dopo varie note inviate, dove lamentavamo continui ritardi dei mensili, ma ancora una volta si continua con gravi ritardi, ritardi biblici. Ciò con molte difficoltà per i lavoratori tutti. ancora una volta lamentiamo il mancato versamento dei dovuti pagamenti degli stipendi dal mese di maggio 2018 a tutt’ oggi. Vista l’esasperazione dei lavoratori, la scrivente non esclude presidi con manifestazioni spontanee ed autonome che i lavoratori, indipendentemente dalle leggi e delle normative vigenti , potrebbero attivare nei prossimi giorni. Alla luce di quanto su esposto, siamo a proclamare lo stato di agitazione sindacale e di fatto si intende attivata la procedura di raffreddamento legge 146/90 e successive modifiche 83/ 2000, inoltre alla luce di quanto sopra esposto, chiediamo alla committente di intervenire immediatamente in quanto corresponsabile. certo di un vostro celere interessamento“. 28 lavoratori, nei giorni scorsi si sono rivolti all’avvocato Francesco Mazzella per recuperare il credito! Dal canto suo, la Civitas, invece rivendica le sua ragioni: “L’ASL ci deve il pagamento di 7 fatture per un importo di 650 mila euro. Poi c’è stato anche l’Appello al Prefetto Carmela Pagano per non sospende il servizio” e la denuncia all’ispettorato del lavoro. Ma non è bastato. Oggi comincia lo stato di agitazione e la protesta palese.

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