“Trasporto irregolare”, sequestrati i cani di Sergio Buono

Un altro, triste, episodio che vede protagonista l'assessore di Barano. Cacciatore dalla cattiva sorte...

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Gaetano Di Meglio | All’epoca si trattò di un viaggio di caccia alla beccaccia, quindi invernale. Stavolta è stato il turno di un viaggio estivo, quello che la comitiva di Sergio Buono è solita svolgere in Romania per la caccia alle quaglie e alle tortore. Con lui Nicolaniello “Capalisc”, uno di quelli che ha le aziende edili che piacciono tanto ad Enzo Ferrandino, lo zio della prima dei non eletti baranese che incassa lavori al comune di Barano, Raimondo Mattera e, udite udite, anche il cognato del gestore di Nitrodi, il papà di Antonio Mazzella, Salvatore “Bambeniello” Ebbene, gli anni avanzano e con l’età anche i vizi dei cacciatori che cercano sempre maggiori comodità. E quale occasione più comoda di poter “spedire” i cani in Romania con un furgoncino e partirsene comodamente in aereo trovando i cani a destinazione?

E’ stata proprio questa la scelta compiuta dall’assessore del comune di Barano, Sergio Buono, e i compagni di caccia in questa occasione. In questa nuova disavventura. Purtroppo per loro però, una volta arrivati a destinazione la brutta sorpresa era in agguato: dove sono i nostri cani? Che fine hanno fatto? La risposta arrivava di lì a breve. Il furgone (che per quanto ci riferiscono era condotto da un autista rumeno) che trasportava i cani dei cacciatori ischitani con a capo l’assessore Buono è stato fermato alla frontiera italiana con la Slovenia e sottoposto a sequestro, in quanto le condizioni in cui versava lo stesso furgone non erano idonee al trasporto di animali secondo le normative vigenti. Per quanto ne sappiamo, ben tre cani appartenenti al noto ingegnere baranese sono ancora trattenuti dalla polizia veterinaria (o dal Corpo Forestale, non sappiamo esattamente) insieme agli animali di Buono e Mattera. In totale sono una decina i cani sotto sequestro per i nostri cacciatori sono già stati “spiccati” un paio di capi di imputazione. Secondo la legge italiana, infatti, i cani possono essere trasportati in autovetture idonee con gabbie autorizzate dall’ASL.

C’è una procedura molto severa da rispettare che i nostri cacciatori, invece, non hanno rispettato. Mentre la vacanza venatoria dell’assessore Buono e dei suoi amici sembra essere continuata regolarmente fidando sull’appoggio degli organizzatori locali che avrebbero messo a disposizione i loro cani per non rovinare definitivamente la vacanza dei loro ospiti italiani, i cani “ischitani” restano al confino perché i loro padroni non li hanno amato abbastanza e, forse, li hanno stipati in un furgone mal tenuto!

Quando Sergio “barò” con le beccacce. Poi assolto. Questa è una storia del gennaio 2017 che vide come protagonista sempre l’assessore di Barano, Sergio Buono, e i suoi amici di caccia. Allora, però, era per una battuta di caccia in Bulgaria alla ricerca della beccaccia. In quel caso, Sergio e compagni finirono sulla TV bulgara, furono fermati dalla polizia e passato un brutto quarto d’ora. Dal procedimento penale che ne scaturì, Buono è stato assolto, ma resta l’episodio. Ai cacciatori ischitani fu contestato di trasportare con sé non solo un numero di beccacce (76) superiore a quello dichiarato sull’apposito certificato di espatrio rilasciato dall’autorità veterinaria locale a seguito di pagamento del costo unitario dei capi abbattuti, ma anche il trofeo di un capriolo, la cui esportazione dal paese di origine, al pari della stessa possibilità di abbatterlo, è regolata da norme estremamente restrittive.